giovedì 15 luglio 2010

Il collirio magico

Oggi è giovedì mattina, ed io, per chi non lo sapesse, il giovedì mattina mi riposo.

Quindi ho il tempo di scrivervi un altro post.

Ormai i miei clienti lo sanno, ed il giovedì mattina la maggior parte di loro non mi cerca, anche se devo dire la verità, ho un paio di clienti che mi cercano solo ed esclusivamente il giovedì mattina.


Non importa se da 6 o 7 anni spiego loro che il giovedì mattina sono di riposo. Loro imperterriti mi chiamano di mattina, possibilmente alle 8.

Mi viene in mente di quando un relatore ad un corso di persuasione, ci disse che più vuoi che una persona faccia una cosa, più gliela devi sconsigliare... ma questo è tutto materiale per un altro post.

Tornando a noi.

Qualche giorno fa mi chiama una cliente, la mamma di Charlito.

Charlito è uno Shi-Tzu di 9 anni.

Per chi non conoscesse gli Shi-Tzu, sono quei cagnolini, bassi e lunghi, tutto pelo, con il muso schiacciato, che se sei distratto e li vedi liberi per l'ambulatorio, non capisci il verso di come sono messi.

Hanno un ciuffo sulla coda, identico e quello che hanno in testa, e siccome hanno il muso schiacciato, se stanno fermi non capisci a colpo d'occhio qual è il dietro e qual è il davanti.

Che se ne incontri uno per la strada e gli vuoi dare un benevolo calcio sul cxxx, potresti rischiare di fargli cadere tutti i denti.

Poi perché mai dovresti darli un calcio, sono così buoni...

In effetti gli Shi-Tzu hanno un buon carattere.

Ho conosciuto solo uno Shi-Tzu cattivo, si chiamava Micro, ma forse era cattivo perché non gli piaceva il nome.

Valli a capire, loro ed i loro complessi di inferiorità.

Torniamo a Charlito.

Charlito, come tutti quelli della sua razza, ha un mare di problemi.

E' nato con una paralisi permanete del facciale.

E questo sarebbe niente se non tenesse costantemente la lingua sempre fuori da un lato.

Quando, 9 anni fa lo vidi per la prima volta, tutto fiero del mio colpo d'occhio clinico, senza neanche fare parlare i proprietari, mi levai sulla cattedra del "so tutto io" e gli dissi:

siete venuti per sapere perché il vostro cane tiene la lingua fuori da un lato.

E loro, guardandomi come se fossi un matto, no dottore, non ci abbiamo fatto mai caso, perché tiene fuori la lingua da un lato?

Rifatte le presentazioni e lasciatili parlare (me l'avevano detto all'università che per prima cosa bisogna far parlare i clienti), mi spiegano che Charlito ha un problema agli occhi.

E io i suoi occhi come dovevo vederli se erano nascosti sotto una matassa di peli. Excusatio non petita, accusatio manifesta.

In effetti Charlito aveva proprio un bruttissimo paio di occhi.

Aveva la cosiddetta KCS, o cheratite secca. Una bruttissima malattia, che colpisce le ghiandole lacrimali impedendogli di produrre le lacrime.

Ve lo immaginate questo poveretto, con tutti i peli dentro gli occhi, senza poter versare una lacrima.

Per giunta hanno tutti l'esoftalmo (ma oggi ti va di parlare strano?).

Esoftalmo vuol dire che hanno gli occhi mezzi di fuori.

Avete mai visto quegli occhiali che si usano a carnevale, che quando starnutisci gli occhi saltano fuori legati a delle molle?

Ecco, hanno gli occhi fatti così. Non con le molle, ma se sbattono forte, perché scendono troppo veloce dal divano, possono trovarsi con gli occhi di fuori. (Non scherzo).

Io stesso spiego ai miei clienti come riposizionare gli occhi in caso succedesse.

Infatti in molti Shi-Tzu, basta che gli aprite troppo le palpebre e gli occhi vengono fuori.

Il problema non è spiegare la manovra, semplicissima del resto, è abituare il cliente, il quale tende a svenire o a vomitare non appena vede l'occhio fuori dall'orbita...
... ma se è cosi, che te lo compri a fare uno Shi-Tzu?

Mi hanno sempre detto che la somiglianza tra padroni e cani è una cosa reale, ed ora posso dirvi che è vero.

Guardando la proprietaria, e guadando Charlito, la somiglianza è impressionante.

Entrambi con gli occhi fuori dalle orbite, entrambi non proprio belli. Lei con un paio di occhiali che se vuoi accendere un fuoco al campeggio basta farteli prestare per un attimo.

La terapia per la malattia di Charlito è un delicato intervento, per spostare il dotto della ghiandola salivare dentro gli occhi, così da permettere alla saliva di sostituire la lacrima.

Vedi un po' tu, questo poveretto se gli faccio l'intervento può sputarsi solo negli occhi. Potrei consigliarlo anche a qualche mio cliente.

Spiego tutto ai proprietari.

Lei, la padrona, dopo avermi fatto parlare, inizia con il raccontarmi di tutte le visite oculistiche che si era fatta da quando aveva 10 anni, e mi dice che più di un medico la voleva operare per un distacco retinico, ma lei odia gli interventi e quindi il distacco retinico se l'è tenuto. Brava! Così adesso non vedi ad un palmo dal naso.

E lei Charlito non lo fa operare, in caso restasse cieco, perché gli animali sono come le persone, a farsi operare rischiano.

Ammesso e non concesso che gli animali sono come le persone, a patto di considerare che camminano su quattro zampe, sbavano, non sudano, alzano la zampa per fare la pipì, si accoppiano una volta ogni 6 mesi, mangiano la roba avariata come fossero ostriche...

Ammesso e non concesso tutto questo, Charlito mica deve operasi di distacco retinico...

... Tolto ogni dubbio che non volessi più operare il suo cane, come se si girassero e lo trovassero operato in quattro e quattr'otto, optiamo per una terapia medica (sperimentale all'epoca, oggi di largo utilizzo).

La terapia consiste nel far produrre alle ghiandole lacrimali, quel poco di lacrima rimasta.

Gli spiego che prima o poi non funzionerà più e dovremo fare altro. In alcuni, per altro non rari casi, gli occhi andranno asportati, specie se si innesca la cheratomalacia (morte della cornea).

Sapete quanto è andato avanti Charlito? 8 lunghissimi anni.

Però oggi è arrivato il fatidico giorno, in cui il collirio magico non funziona più. Non ci sono più lacrime da spremere.

Siamo al bivio, o spostare il dotto delle  ghiandola salivare,  in modo da permettergli di sputarsi negli occhi, oppure toglierli direttamente.

Cosa??? Toglierli? Immaginate di non produrre più lacrime e di dover aprire e chiudere gli occhi un migliaio di volte al giorno completamente a secco.

Vi sembrerebbe una cosa bella?

Voi direte, ma poi resta cieco.

E io vi rispondo. Prima di tutto questi animaletti sono fortemente miopi, quindi non ci vedono già alla nascita, in secondo luogo, dopo alcuni mesi di ridotta produzione di lacrime, producono un velo sulle cornee (velo pigmentario) che gli oscura completamente la vista.

Quindi se è andato tutto bene, Charlito non usa gli occhi da almeno 9 anni. Quanti anni ha Charlito?

Scelta del proprietario: non vuole spostare il dotto, non vuole togliere gli occhi!

Vuole un altro collirio, come quello dell'anno scorso che lo faceva stare bene e per giunta mica da mettere più di una volta al giorno, perché non ha tempo.

E dove glielo trovo io il collirio magico?

Ho organizzato un viaggio da Padre Pio, con tappa a Lourdes, per reperire alcune gocce di questo unguento miracoloso, cerco compagni di viaggio, possibilmente deambulanti.

Alla prossima

Veterinario

ChePensandociPotreiVendereLeMadonnineConLAcquaBenedetta

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